Il territorio, pur caratterizzato da un importante patrimonio paesaggistico ed archeologico, non è scevro da problemi ambientali che hanno ripercussioni sulla salute delle persone e offre pochi stimoli culturali al di là di quelli proposti dalla scuola, dalla parrocchia e dal Comune, per cui sia i bambini sia gli adulti avvertono la necessità di essere impegnati in attività che possano consentire loro di arricchire la formazione culturale di base. La scuola è quindi vissuta come luogo di riferimento per la promozione delle politiche formative ed assume un ruolo nevralgico sia sotto l’aspetto educativo – culturale sia sotto quello umano e valoriale a fronte di una limitatezza di finanziamenti. Dalla rilevazione delle situazioni di fragilità emerse durante gli anni scolastici precedenti, caratterizzati dall’emergenza sanitaria, dalla DAD prima e dalla DDI successivamente, è nata l’esigenza di attivare progetti e/o percorsi che coinvolgessero, oltre la scuola, l’intera comunità educante.